sabato 2 giugno 2012

INTRO

La Quiete Sotto La Pelle è stato il primo libro che ho letto almeno 15 volte.
Da allora il gusto di riprendere e spulciare libri già letti non mi ha mai abbandonata, ma questo fu proprio il primissimo a ricevere le mie attenzioni ossessive e, in quanto tale, si è guadagnato un posto un po' più speciale di altri nel calderone delle mie preferenze.
Le "prime volte" conservano sempre un nonsocché di esclusivo, anche se poi inevitabilmente sono surclassate dalle altre volte che, fra esperienza e casualità, acquistano tutt'altro spessore.
La Quiete Sotto La Pelle è rigorosamente storia vera, come tutti i libri che divoravo tra i 13 e i 16 anni. 
Ero una vera e propria cultrice delle problematiche e dei disagi universali: droga, malattie, morti, disturbi psichici... fagocitavo uno stralcio di vita dietro l'altro, cercando complici forse, empatia, chissà.
Chi mi ha conosciuta solo dopo quegli anni probabilmente non crederebbe mai che io e la me adolescenziale siamo un'unica persona. 
In effetti, ogni volta che dò uno sguardo al passato, mi sento un po' una "sopravvissuta". In fondo siamo tutti un po' dei sopravvissuti all'adolescenza, ognuno a modo suo.
Sopravvissuti e riconoscenti anche, direi. 
Sono gelosissima dei miei pensieri più intimi, va da sé quindi che non userò questo spazio per parlare strettamente di me. I miei diari sono religiosamente custoditi nei cassetti della mia più recondita stanza del cervello (tranne quelli "di viaggio", dei quali esiste più o meno una versione cartacea).
Ho deciso di scrivere qui per riconoscenza, appunto, ma non nei confronti della mia adolescenza, quanto verso i numerosi blogger che, inconsapevolmente, hanno supportato la mia necessità di conoscere in questi anni. Recensioni, pareri, ricerche, tesi, critiche, saggi... tutti in un modo o nell'altro mi hanno aiutata, informata (o disinformata a volte), incuriosita, incantata, divertita, spensierata e acculturata. 
Per questo vorrei mostrare qui la mia gratitudine cercando di offrire le stesse pietanze, pubblicando alcune mie piccole ricerche, tesi, recensioni, riassunti, opinioni o anche solo cazzate, felice del fatto che se anche una sola persona ne beneficerà, la mia gratitudine ne sarà appagata.

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