Io e mio fratello abbiamo un ottimo rapporto.
Davvero, non riesco a pensare ad una persona migliore di lui come fratello.
Però io sono la maggiore ed è mio dovere prenderlo per il culo.
Da piccolo (e oltre) era terrorizzato da E.T. ed io non facevo altro che spaventarlo imitandolo o fingendo di averlo visto, a tutte le ore del giorno e della notte.
Diciamo che gli alieni in generale erano il suo punto debole e chiaramente io me ne avvantaggiavo.
Ma l'appiglio più grande per i miei simpatici scherzi è arrivato nel 2002, quando è uscito il film "The Mothman Prophecies" di M. Pellington (mi astengo da qualsivoglia commento a riguardo).
Ormai era deciso. Mio fratello è stato adottato: in realtà è figlio dell'Uomo Falena.
Un classico ovviamente, chi non ha mai detto al proprio fratello minore che è stato adottato?
Si potrebbe credere che giunti a una certa età si smetta con questo tipo di cretinate: io non solo non ho abbandonato l'idea, ma ho continuato imperterrita a sostenere la verità della sua adozione ad ogni occasione, alimentando fantasiose spiegazioni e struggendo la sua infinita pazienza.
Una manciata di mesi fa, non soddisfatta del mio operato, in un lampo d'ingegno, creo un nuovo indirizzo di posta elettronica e invio.
da "uomo.falena@virgilio.it" :
Caro Marco,
mi dispiace irrompere così nella tua vita ma
considerando i tuoi 21 anni penso che sia arrivato il momento che tu
sappia la verità.
Più volte tua sorella ha tentato di condurti
al vero, seppur tramite lo scherzo.
Ma tu non hai voluto crederci.
Ti capisco sai?
Anche io, proprio alla tua età, mi rifiutavo di crederci!
Io avevo già dei genitori, una famiglia, ero un essere umano accidenti!
Proprio
come sta succedendo a te ora, anche io ricevetti una lettera (ai miei
tempi non esisteva internet!) che pretendeva svelarmi la verità. Col
cavolo!, pensai, queste cose non esistono!
Ebbene Marco, sei
cresciuto e so che sei una persona intelligente, studiosa e comprensiva
(sono in stretto contatto con tua sorella, che mi tiene costantemente
aggiornato sul tuo riguardo). Per questo è giunto il momento che tu
sappia ed accetti: IO SONO TUO PADRE.
Quante cose avrei da dirti, da raccontarti!
Mi limito all'essenziale, poi sarò felice di rispondere ad ogni tua perplessità compensando le parti mancanti di questa storia.
Secoli
e secoli fa nel nostro pianeta, Crismlandia, ci fu una gravissima
fuoriuscita di Crismalene che provocò la mutazione del nostro dna: da
allora il genere femminile fu eliminato dalla nostra specie, i
Papillones Invicti. Ne nacque ancora qualcuna da allora, ma nessuna fu
in grado di superare il primo anno di vita.
Il devasto provocato
dalla Crismalene fu un avvertimento, pensarono i nostri avi: il pianeta,
composto per lo più da questo potente mutageno (che in situazioni
normali resta però solido sotto la crosta Crimestre) si era ribellato al
nostro libertinaggio e ci aveva impedito, una volta per tutte, la
procreazione, eliminando il genere femminile dalla stirpe.
La nostra
veneranda razza stava decimandosi, pochi erano rimasti e nessuna
speranza per proseguire: gli Invicti erano destinati a scomparire per
sempre.
Fortuntamente però, nell'anno 10 mille, quello che ora è
l'indiscusso re e governatore morale di Crismlandia ebbe un'idea: per il
continuo della specie era necessario avvalersi di un'altra femmina.
Vedi,
col tempo l'istinto di conservazione naturale ha fatto sì che, non
essendoci più femmine e dunque ovuli fecondabili, il nostro sperma
contenesse in sé i gameti femminili necessari per lo sviluppo di quello
che voi chiamate feto. Per decenni si tentò di tutto per sviluppare il
feto in vitro, nel ventre maschile, a coltivazione terrena...nulla. Era
necessario un ventre femminile.
I nostri avi viaggiarono a lungo
per l'universo alla ricerca di una specie compatibile. Numerosi furono
gli esperimenti, coprendo le scomparse attraverso lo sfruttamento delle
superstizioni popolari (soprattutto gli alieni!).
Finalmente trovarono la soluzione nella specie umana.
Ovviamente
la gestazione comportò ulteriori modifiche al nostro dna, per cui
inevitabilmente, col passare dei secoli, le nostre funzioni divennero
via via più simili alle vostre.
Si può dire, a ben ragione, che da allora nacque una nuova specie: i Papillones Antropici detti "Falenoidi".
Questa
è la tua razza Marco, per ora non dico altro, ti lascio un po' di tempo
per riflettere su queste mie parole, sulla verità, prima di venire a
farti visita (purtroppo abbiamo ancora problemi con l'atmosfera
terrestre per cui possiamo scendere sul pianeta degli umani solo le
notti di Luna Vuota).
Un abbraccio alato
U.F.
Col senno di poi mi dispiaccio di non essermi soffermata sul racconto e averlo sviluppato meglio. L'ho scritto impetuosamente e ridendo sotto i baffi prima di rileggerlo o pensare che avrei potuto farne qualcosa di più, e di meglio.
Chissà che prima o poi mi decida a svilupparlo in un racconto più compiuto, Sir Lovecraft potrebbe essere orgoglioso di me, un giorno!
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